Le "veredas" sono i villaggi della regione di Antioquia, Colombia la cui capitale è Medellin. Questi villaggi sono raggiungibili solo dopo diverse ore di cammino o di fuoristrada.
Molte persone di questi villaggi sono state vittima delle uccisioni e delle violenze della recente storia della Colombia con i narcos. Le persone che lì vivono stanno cercando di ricostruire le loro vite e sono quasi totalmente dedite all'agricoltura.
Con i ragazzi andiamo a fare volontariato in questi villaggi portando loro cibo, medicine, beni di prima necessità, organizzando campus estivi per i bambini del paese e momenti di aggregazione e di cultura con i giovani e con gli adulti.
Durante il viaggio esperienziale in Colombia di questo luglio 2023, dove abbiamo portato da Milano 9 ragazzi/e a fare esperienza della Colombia e fare opere di volontariato nei neonati oratori nei dintorni di Medellìn (visita la sezione dedicata), abbiamo avuto modo di partire con con gli animatori più grandi dell'oratorio Coredi Marinilla per 5 giorni di missioni nel paese di Santa Ana Granada e nelle veredas circostanti.
Partiti domenica 30 luglio, siamo stati accolti in maniera molto calorosa con bambini e adulti che ci hanno aspettato all'inizio del paese insieme con la banda cittadina che ci ha accompagnato in processione fino alla parrocchia di Santa Ana dove ci hanno presentato e abbiamo fatto la S. Messa di apertura della missione con tutta la comunità.
Santa Ana è un paesino del corregimiento di Granada nella regione dell'Antioquia a un ora e mezzo circa dal centro urbano più vicino che oggi, comprese le veredas, conta circa 500 abitanti.
Negli anni '80, con l'arrivo della guerriglia, tante persone furono uccise o espulse dal paese, passando da 3000 a 320 persone in tutto il corregimiento, a Santa Ana rimasero solamente 4 persone, tra cui il parroco. Con la fine della guerra tra narcos e governo colombiano, le persone sono gradualmente tornate a vivere nel loro paese d'origine.
Il paese oggi è vivo ci sono famiglie, giovani, anziani e tanti bambini, ma comunque rimane un paese molto scosso, che ancora si sta riprendendo e conta tanti poveri che non possono accedere alla pensione, perché la banca più vicina è troppo lontana per arrivarci a piedi, i malati vengono visitati a domicilio quando c'è il medico, i bambini ricevono istruzione dalla scuola che è presente sul territorio, ma alcune veredas sono troppo lontane tanto che alcuni rinunciano a studiare per andare a lavorare con i propri genitori già a 8/10 anni per aiutare la famiglia a sopravvivere.
Tutti i giorni abbiamo visitato veredas più o meno lontane portando giochi e attività di svago, senza dimenticare la S. Messa (con noi è sempre venuto un sacerdote), in alcuni villaggi il sacerdote riesce ad andare solo una volta al mese. Abbiamo portato i pacchi viveri ai poveri e ai malati del paese e dei villaggi, gli abbiamo fatto visita, abbiamo lavato gli abiti a mano e pulito casa a una coppia di anziani genitori con una figlia disabile che non riescono più neanche a fare le faccende domestiche. Abbiamo fatto un giorno di oratorio a scuola con i bambini del paese. Tutte le sere erano organizzate attività di svago o di preghiera con tutta la comunità.
L'ultimo giorno dopo aver portato gli ultimi pacchi viveri e aver visitato le famiglie del paese, il vescovo, Mons. Fidel, ci ha tenuto a fare la S.Messa di chiusura della missione e ad incontrarci a cena per un ultima volta prima che partissimo.
Di cose ne sono state fatte tante, ma la cosa che più è rimasta è l'impronta del cuore, in entrambe le direzioni; tutti possono fare cose, ma la grande differenza è che Sendas si affeziona e ci mette il cuore in tutto quello che fa e si fa investire dall'entusiasmo dei bambini che nonostante tutto ti sorridono e piangono quando te ne stai andando e si fa abbracciare da quella donna che è malata e non si può curare e nonostante la distanza linguistica e culture si confida e si fa confortare da te.
La differenza sta in questo, lasciarsi colpire e continuare a esserci nonostante il tuo cuore sia a pezzi, fare tutto questo col cuore.
Per sovvenzionare la missione in una "vereda" (villaggio) servono 3.000 € (trasporti, acquisto e trasporto beni di prima necessità, acquisto materiali, ecc)